Tutela Giudiziaria
penale-amministrativa-stragiudiziale

Per quanto l'importanza della consulenza non possa essere messa in discussione, è però anche vero che se ci si trova comunque in qualche guaio (avete abbattuto per sbaglio uno storno o un verde…) bisogna affrontarlo nelle sue conseguenze. L'attuale legislazione in materia venatoria prevede violazioni sanzionate penalmente, oppure amministrativamente; L'A.DI.CA. vi offre l'assistenza gratuita in entrambe le circostanze.

- violazioni penalmente sanzionate Se incorrete in una delle violazioni previste dall'art.30 L.157/92 (solo la legge nazionale può prevedere sanzioni penali), sarete sottoposti a un procedimento penale vero e proprio, con possibilità di veder sottoposte le armi e le munizioni a sequestro penale e a volte, in caso di condanna, a confisca; dopo la condanna c'è la possibilità di vedersi sospendere per un certo periodo di tempo la licenza di caccia. In tali situazione è indispensabile rivolgersi a un avvocato: notoriamente la cosa ha dei costi che non sono di certo lievi; infatti per quanto si possa essere più o meno amici o in confidenza con l'avvocato, si dovrà in ogni caso retribuirlo adeguatamente, corrispondendogli subito un acconto di poco inferiore al milione e un saldo di sicuro superiore al milione successivo. Questo perché l'avvocato generalmente non si cala profondamente nella realtà del cacciatore, spesso tra l'altro non è nemmeno "specializzato" in materia venatoria, e guarda solo (e non a torto) l'aspetto economico della sua prestazione.

Con l'A.DI.CA questi problemi non si pongono : niente acconti, niente saldi insomma niente soldi da spendere, e in più la sicurezza di trattare con degli avvocati che sono cacciatori anch' essi, profondamente convinti della giustezza della causa dei cacciatori, calati nella loro realtà, insomma "avvelenati" quanto basta per difendere nel migliore dei modi un cacciatore.
Quando ci si vede consegnare il primo atto di un procedimento penale (di solito un verbale di sequestro), si deve contattare subito, meglio con i numeri di emergenza, un legale dell' Associazione, fissare un appuntamento in sede o concordarne uno fuori sede per consegnare il carteggio e firmare l'atto di nomina: da quel momento penserà a tutto l'A.DI.CA. senza che dobbiate spendere una sola lira, né per marche da bollo o per spese di viaggio del legale o per altro, dal primo grado di giudizio fino se necessario in Cassazione, e questo indipendentemente dall'esito del processo.
Potete anche essere condannati per aver sparato a un Panda allo Zoo, sarete difesi gratuitamente sempre e comunque! Stavamo per dire anche qui "provare per credere", ma non lo diciamo e anzi vi raccomandiamo di non farvi venire strane idee…

- violazioni punite con sanzioni amministrative In questi casi, previsti dall'art.31 L. 157/92 e dalle singole leggi regionali, si riceve un verbale di accertamento di violazione o al momento della contestazione e successivamente : contattare subito l'Associazione (anche qui è meglio una chiamata in tempo reale sui nostri cellulari, per le eventuali dichiarazioni da far verbalizzare) e concordare un appuntamento col legale in sede o fuori sede per il conferimento del mandato per gli scritti difensivi e l'eventuale giudizio di opposizione a sanzione amministrativa. Anche in questi casi la vostra difesa non vi costerà nulla, provvederà a tutto l'A.DI.CA. Non ci spaventa dare questo tipo di assicurazione agli associati, sia per le violazioni penali che amministrative, paventando di deresponsabilizzare i cacciatori : siamo più che convinti che il cacciatore non si va a cercare grane di nessun genere, proprio perché il bello della caccia è lo starsene in grazia di Dio, in pace con sé stessi e la natura, lontano dai problemi e dalle preoccupazioni : però, se capita….. meglio essere dei nostri!

- assistenza stragiudiziale Secondo l'attuale legislazione la caccia non è un diritto dell'individuo, bensì una "concessione" che per grazia ricevuta lo Stato fa al cittadino attraverso le Questure che decidono a loro completo piacimento (diciamo pure spesso e volentieri arbitrio) se rilasciarci la licenza di caccia: basta un nonnulla, una denuncia infondata di un pazzo ubriaco, una pendenza giudiziaria per un abuso edilizio o qualsiasi altra insignificante violazione per essere duramente e spietatamente colpiti in quello che ci è più caro, la possibilità di andare a caccia! Ci vediamo togliere la licenza, tanto faticosamente conseguita, e per riaverla dobbiamo tirare il collo e supplicare la benevolenza dello Stato, vero e proprio Padre Padrone! Amen.
E' quindi molto frequente vedersi arrivare le temutissime lettere della Questura che ci avvisano (ed è già una fortuna…) che stanno per adottare provvedimenti per l'eventuale ritiro della licenza, dandoci facoltà di produrre memorie e documenti entro 15 giorni, o non vedersi rinnovare la licenza di caccia perché c'è a nostro carico una pendenza giudiziaria (magari in materia di caccia, basti pensare ai famigerati parchi non tabellati) o comunque vedersi arrivare qualche provvedimento del Questore che ci revoca la licenza, seguito dal Decreto del Prefetto che ci vieta di detenere armi e munizioni. Be', se questo dovesse avvenire, l'ADICA si prenderà amorevolmente cura di voi, cercando di risolvere al meglio il vostro problema : basta segnalarci il caso inviandoci la documentazione relativa e la copia della vostra tessera associativa.

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