Con l'A.DI.CA
questi problemi non si pongono : niente acconti, niente saldi insomma
niente soldi da spendere, e in più la sicurezza di trattare con
degli avvocati che sono cacciatori anch' essi, profondamente convinti
della giustezza della causa dei cacciatori, calati nella loro realtà,
insomma "avvelenati" quanto basta per difendere nel migliore dei
modi un cacciatore.
Quando ci si vede consegnare il primo atto di un procedimento penale
(di solito un verbale di sequestro), si deve contattare subito,
meglio con i numeri di emergenza, un legale dell' Associazione,
fissare un appuntamento in sede o concordarne uno fuori sede per
consegnare il carteggio e firmare l'atto di nomina: da quel momento
penserà a tutto l'A.DI.CA. senza che dobbiate spendere una sola
lira, né per marche da bollo o per spese di viaggio del legale
o per altro, dal primo grado di giudizio fino se necessario in Cassazione,
e questo indipendentemente dall'esito del processo.
Potete anche essere condannati per aver sparato a un Panda allo
Zoo, sarete difesi gratuitamente sempre e comunque! Stavamo per
dire anche qui "provare per credere", ma non lo diciamo e anzi vi
raccomandiamo di non farvi venire strane idee…
- violazioni
punite con sanzioni amministrative In questi casi, previsti
dall'art.31 L. 157/92 e dalle singole leggi regionali, si riceve
un verbale di accertamento di violazione o al momento della contestazione
e successivamente : contattare subito l'Associazione (anche qui
è meglio una chiamata in tempo reale sui nostri cellulari, per le
eventuali dichiarazioni da far verbalizzare) e concordare un appuntamento
col legale in sede o fuori sede per il conferimento del mandato
per gli scritti difensivi e l'eventuale giudizio di opposizione
a sanzione amministrativa. Anche in questi casi la vostra difesa
non vi costerà nulla, provvederà a tutto l'A.DI.CA. Non ci spaventa
dare questo tipo di assicurazione agli associati, sia per le violazioni
penali che amministrative, paventando di deresponsabilizzare i cacciatori
: siamo più che convinti che il cacciatore non si va a cercare grane
di nessun genere, proprio perché il bello della caccia è lo starsene
in grazia di Dio, in pace con sé stessi e la natura, lontano dai
problemi e dalle preoccupazioni : però, se capita….. meglio essere
dei nostri!
- assistenza
stragiudiziale Secondo l'attuale legislazione la caccia non
è un diritto dell'individuo, bensì una "concessione" che per grazia
ricevuta lo Stato fa al cittadino attraverso le Questure che decidono
a loro completo piacimento (diciamo pure spesso e volentieri arbitrio)
se rilasciarci la licenza di caccia: basta un nonnulla, una denuncia
infondata di un pazzo ubriaco, una pendenza giudiziaria per un abuso
edilizio o qualsiasi altra insignificante violazione per essere
duramente e spietatamente colpiti in quello che ci è più caro, la
possibilità di andare a caccia! Ci vediamo togliere la licenza,
tanto faticosamente conseguita, e per riaverla dobbiamo tirare il
collo e supplicare la benevolenza dello Stato, vero e proprio Padre
Padrone! Amen.
E' quindi molto frequente vedersi arrivare le temutissime lettere
della Questura che ci avvisano (ed è già una fortuna…) che stanno
per adottare provvedimenti per l'eventuale ritiro della licenza,
dandoci facoltà di produrre memorie e documenti entro 15 giorni,
o non vedersi rinnovare la licenza di caccia perché c'è a nostro
carico una pendenza giudiziaria (magari in materia di caccia, basti
pensare ai famigerati parchi non tabellati) o comunque vedersi arrivare
qualche provvedimento del Questore che ci revoca la licenza, seguito
dal Decreto del Prefetto che ci vieta di detenere armi e munizioni.
Be', se questo dovesse avvenire, l'ADICA si prenderà amorevolmente
cura di voi, cercando di risolvere al meglio il vostro problema
: basta segnalarci il caso inviandoci la documentazione relativa
e la copia della vostra tessera associativa.
|